Biografia di Sheykh El Albênī, raĥimehu Llάh

Biografia
Ecco una breve biografia di Sheykh Muĥämmed (nome che egli si aggiunse in seguito) Nêşru d-din; avente “El Albênī “ come nisbe(h) [1].

 Era figlio di Nuĥ Negêtī -che Allάh ne abbia misericordia.
Nacque nel 1914 g/1332 dal higra(h) a Ushku Dara, capitale dell’ Albania di quei tempi.
Noi qui, tralasceremo i numerosi elogi fattigli da diversi Sapienti della Sunne(h) e le attestazioni di quest’ ultimi riguardanti il fatto che lui sia stato il Muĥaddīŧ della sua epoca, così come anche il rivivificatore della Sunne(h) della sua  epoca.
 Suo padre Nuĥ Negêtī -raĥimehu Llάh- , uno Sheykh nel Meðheb Ĥanafī  in Albania, successivamente emigrò a Damasco {Dimeshq} in Siria;  per far fronte ai conflitti e alle tribolazioni in quell’ epoca nel suo Paese.
Sheykh El Albênī terminò la scuola primaria; in seguito suo padre gli fece da insegnante in casa, con un suo programma. Sheykh apprese col cuore la lingua araba e la coniugazione; e il fiqh del Meðheb Ĥanafī, come El Mukhteṡar [2] El Qudūrī [3].
 Studiò anche il fiqh e la grammatica presso dei Sapienti di Damasco; come Sheykh Se3id El Burhênī  o Sheykh Muĥammed  Behget El Beyṭâr.
Sheykh amava molto leggere e un giorno s’ imbatté in una rivista concernente le Scienze del ĥadīŧ, intitolata"El Menêr", e in un articolo di Sheykh Muĥammed Rashīd Riḋā -raĥimehu Llάh-  riguardante il libro del ĥāfiż El Iraqī -raĥimehu Llάh- , Sapiente del ĥadīŧ, dal titolo " El Muġni 3an ĥaml el asfêr fil asfêr fi takhrig mê fil Iĥyê’ min el akhber”: un commentario degli aĥadiŧ  che Abī Ĥāmid El Ġazêlī -raĥimehu Llάh- riportò nel suo libro “Iĥyê’ 3Ulūmi d-din”.
Egli affittò il libro del ĥāfiż El Iraqī , non potendolo comperare. Scrisse più di 2000 fogli, tra il ricopiare e l’ annotare dei termini che non comprendeva. Aveva 17 anni a quell’ epoca. Da qui, l’ esplosione del suo amore per la Scienza del ĥadīŧ.
Sheykh fece il falegname, poi  l’ orologiaio, grazie all’ apprendistato dal padre. Lavorò dapprima col genitore, in seguito aprì la sua propria bottega.
Contemporaneamente, cominciò a frequentare la biblioteca di Damasco"El Mektebe(h) Eż-Żāhiriye(h)"; vi trascorreva 12 ore al giorno, tutti i giorni: studiava, apprendeva, ricopiava. Talmente tanto tempo dedicò allo studio in questa grande Biblioteca, che gli impiegati gli concessero le chiavi di essa ed una stanza apposita per lui. Verso la fine della sua vita, vi passava all’ interno 18 ore al giorno!
Sheykh fece De3we(h) dovunque in Siria: faceva due lezioni settimanali a Damasco, mentre una settimana al mese attraverso la Siria; spostandosi in ciclomotore o moto. Sheykh riferì che questo gli valse un articolo in un giornale; perché ciò era stranissimo per un Sapiente.
Sheykh insegnava “Fetĥ El Megīd Sherĥ Kitêb”,”Fiqh Es-Sunne(h)” oppure “El Bê3iŧ El Ĥaŧīŧ Sherĥ Ikhtiṡār 3Ulūm  el ĥadīŧ”[di Ibn Keŧīr]  e ben altro.
Divenne anche insegnante all’ Università Islamica di Medīne(h)  nella sezione del ĥadīŧ, dal 1961 al 1963.
Visse di volta in volta in funzione delle prove in  Giordania, Libano e Qatar.
Sheykh conobbe la prigione, per un mese e una seconda volta per otto mesi, in Siria; a causa della sua De3we(h) contro gli adoratori delle tombe.
Tra i suoi allievi possiamo notare delle montagne di Scienza come SheykhMuqbil, Sheykh 3Abdul Muĥsin El 3Abbêd  o Sheykh Rabi3 Ibn Hêdī El Medkhalī,che Allάh usi loro misericordia.
Molti dei libri dello Sheykh sono effettivamente tratti da conferenze.
Sheykh  morì ad 3Ammen, in Giordania, nel 1999.

Qualche tratto distintivo dello Sheykh:


- Et-Teṡfīye(h) we Et-Terbiye(h):
Furono i due punti essenziali della De3we(h) dello Sheykh; e troverete tra i suoi numerosi audio questi due termini apparire senza tregua. Lo Sheykh cercava di epurare { Teṡfīye(h) } la Sunne(h) dalle innovazioni e dalle false credenze; disponendo del suo carattere e comportamento/educazione{ Terbiye(h)}.
Egli cercava di educare la nazione musulmana; cosa che chiamava “ Il risveglio islamico”.
Lo Sheykh era assai vicino ai suoi allievi; cosa che gli valse talvolta delle critiche, poiché questo era atipico da parte di un Sapiente verso i suoi studenti.
Sheykh diceva, per educare i suoi allievi :
•"Apprendete di certo la Scienza! Perché la scienza è la cosa che sta svelando quando una parola, trovata presso le persone, comporti numerosi errori (concernente la Scienza)".
•"Per questa ragione,consigliamo agli student di Scienza, ed ancor di più a coloro che sono al di sopra, di non buttarsi in queste questioni (religiose) in tale maniera, e che non prendano posizione se non nella Verità."


- La sua paura dell’ ostentazione:
Sheykh aveva una grande paura dell’ ostentazione e aveva per abitudine di dire:
 “Colui che ama mettersi in mostra/ Colui che ama la gloria, essa gli spezzerà la schiena". 
Consigliava ad ogni studente di pazientare dieci o quindici anni prima di pubblicare un libro o di dare un responso, soprattutto nella Scienza del ĥadīŧ.
Tra gli altri esempi:
Lui non scriveva mai la parola “Sheykh” davanti al suo nome, nei suoi libri.
In una delle sue conferenze negli Emirati,aveva ripreso il conferenziere sull’ elogio che gli aveva dedicato, dicendogli che non era altro che un semplice studente di Scienza e invocò Allάh  Te3lê  con questo Du3ā’ :
اللَّهمّ لا تُؤَاخِذْنِي بِمَا يَقُولُونَ  
و اجْعَلْنِي خَيْرًا مِمَّا يَظُنُّونَ،
وَاغْفِرْ لِي مَا لا يَعْلَمُونَ
 " Oh Allάh, che non mi catturi ciò che essi dicono! E fa che possa essere migliore di ciò che pensano di me. E perdonami per quello che non sanno.”
Un altro esempio è che egli rifiutò, ad un allievo, l’ invito a recarsi in Bangladesh, di cui costui era originario, per tenere una conferenza davanti migliaia di studenti. Tutto questo per paura dell’ ostentazione.
Sheykh Es-Suheymi -ĥafiżahu Llάh-  riferisce che Sheykh detestava che gli si baciasse la fronte e che si facesse del teqdīs [4] con lui; e che questi erano i segni del Sapiente rabbênī [5]

- Il suo amore per la nazione musulmana:
Sheykh amava la sua comunità; e noi possiamo accorgerci di questo attraverso i suoi audio e i suoi vari comportamenti nel corso delle prove della sua vita.
Sheykh diceva dirimpetto ai suoi assalitori o oppositori el ãye(h) di Allάh  Te3lê (traduzione relativa e approssimata):
~ Attraverso la saggezza e la buona esortazione, chiama [le genti]al sentiero del tuo  Signore. E parla con loro nel modo migliore/convenientemente ~ Sūra(t)u n-Neĥl{ le api }16, ãye(h)  125
Sheykh consigliava i suoi fratelli dicendo nel Tefsīr:
"E quelli che hanno più diritto su di noi, affinché si utilizzi questa saggezza con loro, sono quelli più tosti nelle loro contese con noi; nell’ambito della nostra metodologia {Menhêg } e del nostro credo { 3Aqīde(h) }".
Ebbene, termina questa breve biografia. Sperando che con il tempo, e se Allάh  Te3lê ce lo permetta, la completeremo con altre righe.


[Tratta da diversi libri narranti la vita dello Sheykh e da diversi audio dello Sheykh in sede dei suoi corsi o conferenze]
Fonte: cheikhalalbani.com
Tradotto da UmmR. Eṡ-Ṡiqilliyye(ة)
per: sheikhalbani.blogspot.it/
Che El Ġafūr mi perdoni eventuali errori


[1]Nisbe(h) = nell’ onomastica araba indica il luogo di appartenenza o di provenienza geografica ; ndt
Ps: La scrittura (h) in fine parola è la traslitterazione di (ة)
[2]Mukhteṡar = un manuale conciso di trattati di Fiqh, caratterizzato dalla chiarezza; ndt
[3] Imêm El Qudūrī = studioso del Meðheb Ĥanafī
[4] Teqdīs = dalla radice Q-D-S : dire che è Santo. Questo dev’ essere esclusivo per Allάh; ad esempio facendo Ðikr con queste parole: Subĥāne L-Mëliki L-QUDDÛS !
[5] rabbênī  = colui che adora Allάh Ar-Rabb