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Ahadîth Autentici riguardo Ramadan

 

Prepararsi al digiuno

 🔊 Il Profeta ﷺ ha detto :


الصيام جُنّة وحصن حصين من النار


Il digiuno è uno scudo; e una fortezza impenetrabile dal fuoco 


Sahîhu-l Gâmi’ 3880


 🔊

Da Abu Hurayra (رضي الله عنه), Il Profeta ﷺ ha detto:

مَن لَمْ يَدَعْ قَوْلَ الزُّورِ والعَمَلَ به، فليسَ لِلَّهِ حَاجَةٌ في أنْ يَدَعَ طَعَامَهُ وشَرَابَهُ.

الراوي : أبو هريرة | المحدث : البخاري | المصدر : صحيح البخاري

الصفحة أو الرقم: 1903(*) | خلاصة حكم المحدث : [صحيح]

 « Colui che non rinuncia alla parola illegittima e all'azione secondo illigittimità (*1), Allah non ha alcun bisogno che egli rinunci al suo cibo e alla sua bevanda (*2) ».

(Sahîhu-l Bukhâriy n°1903)


E in un'altra narrazione, sempre da Abî Hurayra in Sahîhi l-Bukhâry, viene nominata anche l' Ignoranza:

"Colui che non rinuncia alla parola illegittima, all'azione secondo illigittimità e all' ignoranza..."

عن أبي هريرة رضي الله عنه أن النبيَّ صلى الله عليه وسلم قال: ((مَن لم يَدَعْ قول الزُّور والعملَ به والجهلَ، فليس للهِ حاجةٌ أن يَدَعَ طعامه وشرابه))؛ 

رواه البخاري 5/ 2251 (5710)، (1804).


 🔊

Il Profeta ﷺ ha detto :

من صام رمضان ثم أتبعه ستاً من شوّال كان كصيام الدهر

Colui che ha digiunato Ramadan,

poi lo ha fatto seguire da sei [giorni digiunati] di Shawwêl: sarà stato come [se avesse compiuto] il digiuno di un anno(*3) ! 


Sahih Muslim n°1164



(*) التخريج : أخرجه البخاري (1903)

وأبو داود (2362)، والترمذي (707) واللفظ له، والنسائي في ((السنن الكبرى)) (3246)، وابن ماجه (1689)، وأحمد (10562)


(*1) Le parole di "zûr زور" designano tutte le parole interdette , mentre gli atti di "zûr" designano tutte le azioni interdette 

(Majmu` Al Fatawa di sheikh `Utheimin, vol 19 p 27)


(*2) Allah non ha assolutamente bisogno degli atti dei Suoi servitori.

Il senso voluto è che la persona non ottiene la ricompensa promessa al digiunante se non rinuncia a parole e atti vietati.

(Sharh Sahih Al Bukhari di sheikh Rajihi vol 4 p 147)


(*3) Più letteralmente: الدهر arco di tempo. 

Un mese che ne vale dieci e sei giorni che valgono due mesi, come detto dal Profetaﷺ; vedi hadith citato da Sheykh Raslên حفظه الله :

https://youtu.be/oJ_GL-1c8bs


هذا والله أعلم✒️

A cura di Inna InFormazione إ إ إ 


Figli Dall' Ex-Marito Non-Musulmano & Figli Dal Marito Musulmano



Interrogante.

"Tayyib {طيب ok}, gentilmente una seconda domanda:

Una donna, che era cristiana, ha abbracciato l' Islēm we liLlehi l-hamd ولله الحمد   .
È [ora] sposata ad un musulmano ma, siccome aveva avuto dei figli dal suo precedente uomo cristiano{النصراني}, chiede se i figli avuti dal cristiano siano fratelli ai figli avuti dal musulmano."


Sheykh Al-Albēnī:

Non c'è alcun dubbio che essi siano fratelli in termine di filiazione{النسبية} [poiché hanno stessa madre]; ma ciò che li differenzia è l' Islēm [o la sua negazione]. Di conseguenza, essi [che negano]* non ereditano da lei e neppure lei eredita da loro; ecco qua.

السائل : طيب السؤال الثاني لو سمحت امرأة كانت نصرانية وأسلمت ولله الحمد وتزوجت من رجل مسلم ولكن لها أولاد من هذا النصراني السابق فهي تقول يعني هل أولادها اللي من النصراني يكونوا إخوان لأولادها من المسلم؟
الشيخ : لا شك من الناحية النسبية هم إخوة لكن يفرق بينهما الإسلام ولذلك فهم لا يرثونها ولا ترثهم أيضا طيب غيره. تفضل

Traduit par Abdoullaah Abu Edem
cheikhalalbani.com

~ Tradotto da Es-Siqilliyyeh الصقلية

* i figli non-musulmani, a prescindere dalla religione del padre; ndt

Che Allah عز وجل accetti e ci protegga dagli errori
آمين

Pubblicato su: http://sheikhalbani.blogspot.it

 يا غفور اغفرلنا ~ ~ ~ ~ ~ 🌻 ~ ~ ~ ~ ~ Chiunque desideri InShê'Llάh إن شاء الله copiare e/o riprodurre il materiale contenuto in questo blog, è libero di farlo a scopo personale e/o di De3weh الدعوة . Con la richiesta di riportare l'autore e la fonte originale, di non apporre alcuna modifica al testo e di citare la fonte della traduzione.
Gezêkum Allάhu khayran جزاكم الله خيرا ~ ~ ~ ~ ~

Utilizzo del Sistema Giudiziario Non Islamico

Se due persone hanno una disputa, è consentito ad uno di loro di rivolgersi a un tribunale kafir, al fine di ottenere il suo diritto, che non sarebbe in grado di ottenere diversamente?


Se egli crede che la legge [del tribunale] presso il quale fa reclamo non contraddica l’Islam in questa particolare questione, allora è ammissibile. In caso contrario, non lo è.


Shaikh Muhammad Nasiruddin al-Albani
 Silsilatul Huda wan-Nur, Nastro #624
Traduzione a cura di www.alghurabaa.net
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Un Muhaddith è Anche Un Faqih? Cos’è Esattamente il Fiqh?

Domanda: Quale relazione intercorre fra la scienza del Fiqh e la scienza dell’hadith? Inoltre, è necessario per un muhaddith (sapiente esperto di hadith) essere un faqih (sapiente giurisperito), oppure soltanto un muhaddith?


Shaykh al-Albaani:
“Un faqih deve essere un muhaddith, ma un muhaddith non è tenuto ad essere un faqih poiché un muhaddith è naturalmente un faqih. I Compagni del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) studiavano il fiqh oppure no? E quale era il fiqh che studiavano? Era quello che apprendevano dal Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam), perciò avrebbero studiato hadith.
Per quanto concerne i fuqaaha che studiano le affermazioni dei sapienti e il loro fiqh, ma non studiano gli hadith del loro Profeta, che è l’autentica fonte del fiqh, si dice a tali individui: è obbligatorio per voi studiare la scienza dell’hadith, dal momento che non è concepibile il fiqh senza la conoscenza degli hadith in termini di hifdh (1), e conoscere quale è autentico e quale non lo è; e al contempo non possiamo concepire un muhaddith che non sia anche faqih.
Dunque il Qu’ran e la Sunnah sono le fonti del fiqh – tutto il fiqh. Per quanto concerne il fiqh comunemente diffuso ai giorni nostri, esso è il fiqh dei sapienti, NON il fiqh del Libro e della Sunnah. Sì, una parte di questo fiqh deriva dal Libro e dalla Sunnah, una parte è costituita meramente da opinioni e ijtihaad, ma molti di essi (opinioni e ijtihaad) si oppongono agli hadith in quanto non hanno una completa conoscenza di essi.”.


Fonte: alalbaany.com
Traduzione a cura di
ilsentierodiallah.wordpress.com


(1) حِفْظ = memorizzazione; ndr
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Il Lavoro Della Donna In Ambiti In Cui La Presenza Femminile è Necessaria

Domanda:
 Che risposta si può  dare a coloro che dicono che “se la donna musulmana non lavora negli ambiti della medicina e dell’insegnamento, chi lo farà al posto suo”, pur sapendo che esse commettono alcune trasgressioni religiose, sostenendo la regola secondo la quale i casi di necessità maggiore rendono lecite le cose normalmente illecite?


Risposta:
 Non credo che basarsi su questa regola a proposito di questo argomento sia corretto, poiché i casi di necessità maggiore rendono lecite le cose normalmente illecite in ciò che riguarda gli individui.
Questa regola è del resto dedotta dai versetti seguenti (traduzione dei significati):

“Vi sono vietati gli animali morti, il sangue, la carne di porco…” [Sura al-ma’ida versetto 3]
“…a parte i casi di forza maggiore” [Sura al-an’am, versetto 119]
È importante far notare due cose:
La prima: se succede ad una persona responsabile qualcosa ed è costretta a ricorrere a ciò che è illecito alla base, qui il caso di necessità maggiore autorizza la trasgressione dei divieti.
La seconda: non si dirà che il caso di necessità maggiore renda lecito ciò che è illecito per qualcosa che non si è ancora prodotto ma che potrebbe succedere nel futuro. Non dobbiamo ad esempio esporci alla distruzione laddove questo non si possa evitare con ciò che Allah ha permesso. Premeditare di andare in un luogo dove sappiamo di commettere ciò che Allah – ‘azza wa jall – ha vietato e poi giustificarsi con la regola: il caso di necessità maggiore rende lecito l’illecito, questa regola non ha posto qui.
Ugualmente i sapienti hanno posto come condizione a questa regola un’altra regola che è: la necessità maggiore è misurata nel suo giusto valore. Se una persona è costretta a mangiare il cadavere di un animale, non ne mangerà tanto quanto mangerebbe di una carne pura e lecita, ma mangerà una quantità che le permetta di respingere il pericolo di morte.
Diremo che la presenza di dottoresse musulmane è un obbligo collettivo [1], ma se riempire questo obbligo implica una trasgressione religiosa, non è permesso farlo. Non ci è permesso esporre le nostre mogli e le nostre figlie ai pericoli che possiamo constatare nelle università o altro pretendendo di voler insegnar loro un obbligo collettivo.
Inoltre, tutte le ragazzine musulmane nelle scuole e nelle università non sono “praticanti”, (quindi) coloro che sono negligenti si prenderanno in carico di assolvere quest’obbligo collettivo. Le altre donne che sono praticanti, se non lo assolvono, non saranno ritenute responsabili poiché si tratta di un obbligo collettivo.

[1] In opposto all’obbligo individuale (fard kifaya), l’obbligo collettivo è quello che, se assolto da altri, non incombe più alle altre persone, ma se non è assolto da nessuno, il peccato spetta a tutti.


[Domanda n°259 allo Sheikh Al-Albani]
da: Raccolta di fatawa riguardanti le donne, a cura di ‘Amr ‘Abd al-Mun’im Salim, Ed. Al-Hadith, Bruxelles 2008.
Traduzione a cura di www.alghurabaa.net
Nota: il testo è quello relativo alla terza edizione del libro, il numero della domanda può cambiare a seconda dell’edizione.


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IL Cibo Tra le Condizioni di Giustizia Nella Poligamia

Interrogante:
Riguardo il cibo presso le mogli, nel caso l’ uomo sia poligamo, vi è come condizione la giustizia?


Sheykh El Albênī :
Il rifornire in cibo [la moglie] è un obbligo oppure no?  O in altri termini: nutrirle è obbligatorio ?


Interrogante: È obbligatorio!


Sheykh: E fornir loro da vestire?


Interrogante: È obbligatorio!


Sheykh:
Obbligatorio.
La giustizia/l' equità, è obbligatoria nel fatto di fornirle di vesti ?


Interrogante: Sì.


Sheykh: E perché questa [equità] non dovrebbe essere obbligatoria lì [nella spartizione del cibo] ?


Interrogante:
[Intendevo] l' arrivo dell' uomo presso la sua sposa, nel senso di cibarsi a casa di lei.


Sheykh: Tu non hai risposto di no. Qual era [dunque] la tua questione?


Interrogante: Questa, è la mia domanda.


Sheykh: Rientrare presso la sposa ?


Interrogante: Sì, e mangiare presso di lei.


Sheykh:
Tu mangi dagli alimenti di lei o dai tuoi alimenti ?


Interrogante: Dagli alimenti che si trovano in casa di lei.


Sheykh:
Lo so ma... Questi provengono dalle tue tasche o da quelle di lei ?


Interrogante: Di mia tasca!


Sheykh: Dunque [mangi] dal tuo stesso cibo.


Interrogante: Sì, effettivamente.


Sheykh:
Bene, e che male ci sarebbe?
 Tu vorresti forse vietare al marito di recarsi presso di ogni sposa senza toccarle?


 Cosa c' è per non rispondere?


Interrogante:
Il Profeta ﷺ ha seguito un turno per le sue spose...


Sheykh:
Non ti avevo posto una domanda. Avrei voluto solamente che tu [pocanzi] mi rispondessi "no", affinché io potessi dirti: Questa [ equità nell' abbigliarle] è come quella [nella spartizione del cibo].


Fonte: cheikhalalbani.com/
Categorie:  Fetêwê, Nikêĥ, Nisê’, Terbiye(h)
Tradotto da Umm Raḋwên El Ṡiqilliyye(h) 
su: https://sheikhalbani.blogspot.it/


Che Allάh الغفور mi perdoni eventuali errori, che Allάh عزّ و جل accetti !

Non è ammissibile per una donna pregare con i piedi scoperti

D: ” Una donna dovrebbe coprire i suoi piedi quando prega?”


Shaikh al-Albani:
“Non è ammissibile per lei pregare con i piedi scoperti, anzi non è ammissibile per lei camminare per strada con i piedi scoperti, perché i piedi sono parte della ‘awrah di una donna in base alla dichiarazione di Allah: {E non lasciare che battano i piedi per mostrare quello che celano dei loro ornamenti} .1 La donna durante i tempi dell’ignoranza indossava quello che è conosciuto in lingua araba come khalkhal (cavigliera), ovvero un braccialetto con piccole campanelline. Così, quando la donna camminava, – al fine di attrarre l’attenzione degli uomini verso di lei – batteva i suoi piedi a terra in modo che la cavigliera emettesse un suono e gli uomini lo avrebbero udito; e ciò era dovuto ai sussurri di shaitan nei suoi confronti.Ciò significa che i piedi venivano coperti. E questo era dovuto? Era dovuto al jilbab, a cui le donne fu comandato di farlo scivolare giù da sopra le loro teste, secondo la dichiarazione di Allah: {O Profeta! dì alle tue spose e alle tue figlie e alle donne dei credenti di coprirsi dei loro veli (jilbabs)}.2 Ed è stato menzionato in un hadith autentico che il Profeta (صلى الله عليه وسلم) ha detto che un giorno, durante un raduno in cui erano presenti anche donne: ‘Chi trascina le sue vesti per orgoglio, Allah non lo guarderà nel Giorno della Resurrezione’. E una delle donne disse: ‘O Messaggero di Allah, allora i nostri piedi saranno visibili.’ Lui, (صلى الله عليه وسلم ) disse: ‘lasciate che le donne allunghino (le vesti) di una spanna.’ Lei disse: ‘E se soffierà il vento e scoprirà (i piedi).’ Lui (صلى الله عليه وسلم) disse: ‘lasciate che le allunghino di un’altra eguale misura, vale a dire (per un totale di) un cubito, e non andate al di là di questo.’ 3, 4
Per cui, il jilbab della donna musulmana – al momento della rivelazione del versetto di cui sopra: {di coprirsi dei loro veli (jilbab)} – era usato per coprire i piedi in quanto i calzini, che sono diffusi al giorno d’oggi tra uomini e donne, non erano diffusi in quel momento. La donna copriva gli stinchi e i piedi con il lungo jilbab simile all`abaya. Quindi non è ammissibile per una donna musulmana scoprire i suoi piedi mentre è per strada, ed è ancora più inammissibile per lei pregare con i piedi scoperti. ”


1 Sura un-Nur 24:31
 2 Sura ul-Ahzab 33:59
 3 Lo Sheikh ha ricordato il significato generale, non il testo esatto, del discorso della donna
 4 Sahih al-Tirmidhi 1731, Sahih Abi Dawud 4119


[silsilat ul-huda wa nur 697/3-4/asahiha translations/alalbaany.com]
 Traduzione a cura di www.alghurabaa.net
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Sgretolamento della Fratellanza e dell' Unione nel Din


Sheikh al Albani ha detto in Fiqul Waqi’ (pag 13-14), mentre parlava di alcune fiten che hanno afflitto i musulmani, distruggendo la loro unità, indebolendo la loro risoluzione e dividendo i loro gruppi:

“Parte di queste fiten hanno colpito alla radice dei cuori di un gran numero di da’i (chiamanti all’islam) e studenti di scienza al punto che, con rammarico, si sono divisi. 

Alcuni di loro parlano male degli altri, criticando gli ammonimenti e rifiutandoli. 

Queste contestazioni da sole, queste critiche da sole, non danneggeranno né chi contesta né chi è contestato, poiché, con la gente giusta, la verità è evidenziata dalla sua luce e dalle sue prove, il che non vale per la gente del settarismo cieco e delle deviazioni. 

Comunque, ciò che li danneggerà saranno i discorsi senza sapienza, parlare senza freni e dire falsità sui servi di Allah!”


Al Istiqaama magazine edizione n.2 – Safar 1417H
@abdurrahman.com
 Traduzione a cura di alghurabaa.net
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Sui Laureati Che Emettono Fatawa

L’interrogante [chiede riguardo a un principio di fiqh su come valutare una questione e scegliere quale comporti il male maggiore o minore]: volevo che [lei] chiarisse una cosa che ha chiarito in parte, sul fatto che sia consentito [o meno], ad esempio, ad un ricercatore di conoscenza che si è laureato in Shari’ah di implementare questo principio di fiqh e queste regole?


Al-Albani: No, non è consentito, e non ti ho risposto solo in parte, ti ho risposto appieno, dicendo che è solo permesso per qualcuno che da una parte è uno studioso esperto nel Libro e nella Sunnah e dall’altra è conosciuto per la sua rettitudine e taqwa – e non è possibile per noi attestare questo per un giovane che si è appena laureato in questo campo fino a che non siano passati molti, moltissimi, lunghi anni così che [egli] invecchi in conoscenza e in [fiqh] e nella Sunnah autentica, allora sarà possibile dire che è in grado di applicare questo principio.


L’interrogante: Jazakallahu khair.


Fatawa Jeddah, 16.
Fonte: shaikhalbaani.wordpress.com/ (Ahmed Abu Turab)
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L’ Accettazione Del Digiuno, In Relazione Alla Zekê(t)u L- Fiṭr

Interrogante:
È dimostrato che l’ accettazione del digiuno sia legata al dispensare Zekê(t)u l- Fiṭr?


Sheykh El Albênī:
Questo non è dimostrato. Vi è un ĥadīŧ debole { ḋa3īf }. Lo stesso se [tale avviso] fosse stato emesso dal Comitato della Fetwê; ne3m.


Fonte: cheikhalalbani.com
Categorie: Fiqh, Ĥadīŧ, Ṡiyêm, Zekê(h)


Tradotto da UmmRaḋwēn Eṡ-Ṡiqilliyye(h)
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Che El Ġafūr mi perdoni eventuali errori

Inghiottire Il Muco di naso o bocca durante Il Digiuno

Domanda:
La questione concerne il muco che discende direttamente dal naso verso la gola; questo rompe il digiuno ?

Sheykh El Albânî:
Direttamente dal naso alla gola, questo non rompe il digiuno.

Interrogante: D’ accordo, invece se il muco si raccogliesse nella bocca [e poi si inghiottisse] ?

Sheykh El Albânî : 
No, questo ha lo stesso responso, fratello mio; solo che, non è permesso prenderlo dall’ esterno [colato sulla bocca], poiché ciò andrebbe giudicato similmente al cibo e alle bevande.
 Se fosse possibile, [qualora si raccogliesse in bocca] è meglio rigettarlo, espellerlo tramite le labbra.
 Quanto ad invalidare il digiuno, allora [confermo] no.

Fonte: cheikhalalbani.com
Categorie: Fetêwê, Fiqh, Rameḋān, Ṡiyêm
Tradotto da UmmRaḋ Eṡ-Ṡiqilliyye(h)
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Che El Ġafūr mi perdoni eventuali errori