L' Avviso di Cheikh Al Albany Sul Toccare il Muṡĥaf in Stato d’ Impurità

Cheikh al Albany –rahimahu Allah – disse:
 
« Secondo ‘Aïcha, rady Allahu anha:
« Il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, evocava Allah in ogni momento.»
[Sahih-Cf. Silsila sahiha n°406].
 Ora, il Corano è anche un’ evocazione, un ricordo.
 Allah dice (Traduzione del significato):
« E noi ti abbiamo fatto scendere il Richiamo... » [Corano, Sūrat An-Naĥl 16:44]

 Dunque la lettura del Corano s’ iscrive, ugualmente, nell’ hadith di ‘Aïcha, rady Allahu anha.

 La stessa ‘Aïcha, rady Allahu anha, riporta:
« Quando arrivammo a Sarif (luogo tra Mekka e Médina) ebbi le mestruazioni, il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, entrò e mi trovò mentre piangevo e mi chiese:
«Cos’ è che ti fa piangere?»
Risposi:
« Non avrei voluto fare l’ Hajj quest’ anno.»
Egli disse: « Forse hai il ciclo?»
Risposi : « sì »
disse: « Questo è stato prescritto alle figlie di Adamo»
E il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, disse allora:
« Fai tutto quello che fa il pellegrino, tranne il Ṭawāf. »
[n.d.t. (طواف, Ṭawāf) letteralmente significa girando, è l’ atto di circumambulare la Kaaba]
 [Sahih Muslim, capitolo « la fede »]

Dunque, il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, le permise di compiere gli atti del pellegrino tranne il Ṭawāf, ciò che designa anche le invocazioni, la lettura del Corano... » 
سسسسسسسسسـ

Alla domanda " che significa:
« Tocca il Corano solo chi è puro? »"

Cheikh Al Albani –rahimahu Allah – rispose: 

« Il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, arrivò presso un’ assemblea di compagni, e tra loro si trovava Abu Hureyra (in un’ altra versione Hudhayfa), quando Abu Hureyra s’ eclissò dalla riunione e poi ritornò, mentre la sua testa era bagnata fradicia.
 Il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, gli chiese perché fosse andato via e questi gli rispose:
« Ô Messaggero di Allah, ero in stato di Janaba (come se volesse dire che non osava sedersi o stringere la mano del Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, in stato d’ impurità maggiore) allora, Il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, gli disse:
« Subhâna l-lâh! Il credente non è impuro.»
[Riportato da Bukhari]. 

 Quindi, il senso di « non tocca il Corano che colui che è puro » è « non tocca il Corano che il credente », che questi sia in stato d’ impurità maggiore o minore.
 E non esiste alcun testo autentico vietante a chi è in stato d’ impurità, grande o piccola che sia, di toccare il Corano. 

 Va, ora da sé, che sia preferibile essere in stato di purezza rituale, come riportato nell’ hadith di Muhamir ibn Kunfud:
« Quest’ ultimo andò a vedere il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, mentre il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, faceva i suoi bisogni.
 Lo salutò, e il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, non gli rispose, fino a che non ebbe fatto le sue abluzioni, poi si scusò con l’ uomo e disse:
« Detesto evocare Allah in stato d’ impurità » [Sahih, vedere Silsila Sahiha hadith n° 834].
 
  Fonti: darwa.com e 3ilm char3i-La science
 Traduzione di Sara Hima
Fb Manhaj Salafi
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su: sheikhalbani.blogspot.it

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